Marco Ferradini canta Herbert Pagani:
a distanza di 8 anni dall’uscita, l’album torna nuovamente disponibile in digitale a partire dall’1 maggio.
Doppio album di 21 tracce interpretate insieme a tanti amici: Ron, Eugenio Finardi, Alberto Fortis, Fabio Concato, Moni Ovadia, Mauro Ermanno Giovanardi, Lucio Fabbri, Syria e tanti altri.
A distanza di 8 anni dall’uscita, torna nuovamente disponibile in digitale a partire dall’1 maggio (distribuito da Cello/Music Rails LTD) “La Mia Generazione”, il doppio album con cui Marco Ferradini rende omaggio a Herbert Pagani: 21 tracce interpretate insieme ad amici artisti tra i quali Alberto Fortis, Andrea Mirò, Anna Jencek, Caroline Pagani, Eugenio Finardi, Fabio Concato, Fabio Treves, Federico l’Olandese Volante, Flavio Oreglio, Giovanni Nuti, Marta Ferradini, Lucio Fabbri, Mauro Ermanno Giovanardi, Moni Ovadia, Ron, Shel Shapiro, Simon Luca e Syria.
Arrangiato da José Orlando Luciano e da Marco Ferradini, l’album è stato pubblicato anche in versione fisica ed é stata la colonna sonora di uno spettacolo teatrale. Ferradini dichiara: “Potevo pensarci prima del 2012 ma forse una forma di pudore e di rispetto mi impediva di reinterpretare i brani di un amico, mi sembrava quasi di rubarglieli. È stato Davide Casali, membro di una band yiddish, a “darmi il là” quando mi confidò che secondo lui ero l’unico che avesse la capacità di riprendere in mano il lavoro di Herbert. Mi regalò una raccolta contenente tutte le canzoni di Pagani. Ho preso la chitarra e ho cominciato a decifrare tonalità e accordi, ad arrangiarli e ad adattarli. Con stupore sentivo che la mia voce si sposava alla melodia e, con estrema facilità, riusciva ad interpretare i suoi testi. Ne ho parlato un po’ con amici e colleghi artisti, scoprendo che Herbert era nel cuore di tutti, realizzare un album di duetti è stata la logica conseguenza“.
Questa la tracklist, parte 1: “Stelle negli oroscopi” (feat. Ron e Fabio Concato); “La mia generazione” (feat Caroline Pagani); “Albergo a ore” (feat. Giovanni Nuti e Syria); “L’erba selvaggia” (feat. Eugenio Finardi e MOni Ovada); “Cento scalini” (feat. Fabio Concato); “Da niente a niente” (feat. Mauro Ermanno Giovanardi e Federico l’Olandese Volante); “Schiavo senza catene” (feat. Simon Luca e Fabio Treves); “Week end” (feat. Flavio Oreglio e Fabio Treves); “Teorema” (feat. Ron, Mauro Ermanno Giovanardi e Fabio Treves); “Lombardia” (feat. Marta Ferradini e Shel Shapiro); “Bicicletta” (feat. Marta Ferradini).
Parte 2: “Porta via” (feat. Giovanni Nuti); “La stella d’oro” (feat. Alberto Fortis e Marta Ferradini); “Un capretto” (feat. Marta Ferradini); “Cin cin con gli occhiali”; “Jean & Paul” (feat. Andrea Mirò); “Fratello mio” (feat. Caroline Pagani); “Un letto in riva al mare” (feat. Marta Ferradini); “Signori Presidenti” (feat. Lucio Fabbri e Fabio Treves); “L’albero” (feat. Anna Jencek); “Ti ringrazio vita” (feat. Anna Jencek e Marta Ferradini).
Nato a Como, all’età di otto anni Marco Ferradini si trasferisce con la famiglia a Milano, città cui rimarrà a lungo legato. Agli studi scolastici alterna quelli musicali, approfondendo e sviluppando un talento naturale che era maturato molto presto. L’esordio da solista avviene ufficialmente al Festival di Sanremo del 1978 con il brano “Quando Teresa verrà” e il successivo album, che ottiene un buon riconoscimento di critica e pubblico. Ma il vero successo arriva nel 1981 con la pubblicazione del singolo “Teorema”, che diviene subito un tormentone radiofonico e proietta Ferradini tra i cantautori più suonati e conosciuti d’Italia. Nello stesso anno partecipa a un tour con Ron e al Festivalbar. Nel frattempo, Marco continua a lavorare anche come autore, scrivendo e collaborando con numerosi artisti di punta, da Lucio Dalla a Bruno Lauzi, da Marcella Bella a Riccardo Cocciante, da Pupo a Mina, da Eros Ramazzotti ad Ivan Graziani, da Luca Barbarossa a Toto Cutugno. Nel 1983, Marco è di nuovo sul palco del Festival di Sanremo dove presenta “Una catastrofe bionda”. L’omonimo album è un successo, trainato in parte dal brano “Lupo solitario DJ”, che negli anni diventa un vero e proprio pezzo cult per le radio e i DJ di tutta Italia, ai quali è dedicato. Nel 1985 è la volta dell’album “Misteri della vita”, un concept album costruito attorno al tema della musica ma anche alla nascita della figlia Marta. Nel 1986 esce invece “Marco Ferradini”, un album che si discosta dai precedenti per le sonorità blues rock. Seguono nel 1990 l’album “È bello avere un amico”, nel 1992 la raccolta “Ricomincio da Teorema”, nel 1995 il disco “Dolce piccolo mio fiore”. Nel 2000 Aldo, Giovanni e Giacomo nel loro film “Chiedimi se sono felice” scelgono “Teorema” come parte della colonna sonora, riportando attenzione e interesse nei confronti del cantante e della sua musica. Nel 2001 esce “Geometrie del cuore”, album che contiene anche una nuova versione di “Teorema”. Nel 2005 è la volta di “Un filo rosso”, raccolta di quindici canzoni tra le quali cinque inediti. Nel 2012 Marco è impegnato nella promozione di un progetto a cui tiene molto: un doppio CD intitolato “La mia generazione” in memoria dell’artista e amico Herbert Pagani. Le ultime pubblicazioni risalgono al 2014, quando Ferradini rilascia i singoli “Due splendidi papà”, in duetto con Gianni Bella, ed “Attimi”.