È senza dubbio uno dei cantautori più sorprendenti che ci sia stato dato ascoltare su disco e dal vivo. Il nostro protagonista e’ Babalot, al secolo Sebastiano Pupillo, viene da Roma e, oltre a essere vittima di un omaggio da parte di “amici e conoscenti” con un disco di reintrepretazioni del suo repertorio (Doppelganger, Aiuola dischi 2005), è fresco (2003) autore di un album dal titolo evocativo: Che succede quando uno muore. Detto che il personaggio è davvero particolare, geniale quanto timido (dove lo trovi uno che durante un’esibizione live sbaglia gli accordi, si interrompe e tuttavia viene sommerso dagli applausi?), le sue canzoni denotano notevoli capacità compositive e lo posizionano a metà strada tra Rino Gaetano e Daniele Silvestri. Ai due artisti si avvicina per i testi intelligenti, scanzonati, surreali e pungenti, ma anche per il peculiare modo di cantare. La lavatrice e il muro o Panca bestia rappresentano bene l’approccio musicale del cantautore romano: testo naif, (sotto una panca, sopra un gelato / muore un biscotto col cioccolato) e musica pop elettronica (a volte fin troppo chiassosa e sintetica). Esiste o non esiste niente, possibilmente riposante, per vivere felicemente (che non sia fare il cantante)? Chissà ma con Babalot qualche sorriso in più è garantito!
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